Sabato 18 marzo si celebra la Giornata mondiale del riciclo

La Giornata Mondiale del Riciclo ha una storia piuttosto recente essendo stata promossa per la prima volta il 18 marzo 2018 dal Bureau of International Recycling.
La sesta edizione intende sensibilizzare sull’importanza vitale per l’ambiente e l’economia del riciclo, con l’adozione di un approccio globale. Occorre infatti sensibilizzare ulteriormente i leader politici, le multinazionali, le comunità, famiglie e persone a impegnarsi concretamente promuovendo un cambiamento di mentalità verso abitudini più sostenibili e responsabili.
Nell’Unione Europea vengono prodotte oltre 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti, ma solo il 50% di questi viene riciclato e il tasso di circolarità si ferma al 12,8%. Troppo poco. L’Italia ha fatto in poco più di 20 anni passi da giganti: nel 1997 solo il 9% dei rifiuti veniva raccolto separatamente e il 90% finiva in una discarica. Nel 2020 il 63% è stato raccolto separatamente e solamente il 20% è terminato in discarica.
Nei comuni gestiti da SAT la percentuale è attualmente del 65%, con un dato superiore alla media regionale e nazionale.
Questi progressi hanno portato alla crescita dell’industria del riciclo in Italia, che è diventata un settore rilevante e strategico per l’economia nazionale. L’industria del riciclo conta circa 4.800 imprese e 236.365 occupati, e genera un valore aggiunto di 10,5 miliardi di euro, in aumento del 31% dal 2010 al 2020.
Tuttavia ciò non basta. L’economia lineare che prevede l’uso delle risorse senza riutilizzo è insostenibile per il futuro e la salute del nostro pianeta; ecco perché la necessità dell’impegno di tutti Noi ad attivare un circuito virtuoso, una vera filiera, che permetta il riuso di tantissimi materiali.
Per farlo dobbiamo tutti dare il nostro contributo partendo da comportamenti semplici ma FONDAMENTALI: fare correttamente e con attenzione la raccolta differenziata dei rifiuti, aumentandone la qualità e l’uniformità.