La plastica è ampiamente utilizzata in tutti i settori dell’economia: dagli imballaggi all’edilizia, dalle autovetture all’elettronica come in agricoltura e in tanti altri settori; tuttavia lo smaltimento dei rifiuti di plastica pone numerose sfide. La produzione mondiale di plastica è 20 volte superiore a quella degli anni ‘60 e, stando alle previsioni, entro il 2050 potrà quasi quadruplicare. Sebbene esistano migliaia di tipi di plastica, il 90% di questi deriva dai combustibili fossili vergini. Circa il 6% del consumo mondiale di petrolio è utilizzato per produrre plastica e tale percentuale potrebbe raggiungere il 20% entro il 2050. I dati del settore indicano che in Europa il 42% dei rifiuti di plastica post-consumo è sottoposto a incenerimento con recupero di energia, il 31% è riciclato e il 27% e collocato in discarica. Circa il 63% dei rifiuti di plastica che sono stati raccolti e riciclati sono gestiti nell’Unione europea mentre il restante 37% è esportato. Una plastica non costosa, duratura e versatile presenta molteplici benefici. Tuttavia sappiamo che la plastica dispersa nell’ambiente ha conseguenze negative per la natura, il clima e la salute umana. Si stima che una percentuale compresa tra il 2 e il 5% della plastica prodotta, finisca negli oceani causando danni per gli ecosistemi costieri e marini. Particolarmente preoccupante è la microplastica poiché può essere ingerita dagli animali selvatici, causando potenziali danni fisici, pregiudicando la fertilità e fungendo da vettore delle tossine.
La Comunità Europea e il Parlamento Europeo in particolare, hanno definito azioni precise per affrontare il problema. La strategia presenta un ampio ventaglio di misure incentrate in quattro ambiti: 1) migliorare gli aspetti economici e la qualità del riciclaggio della plastica; 2) ridurre i rifiuti di plastica e arginare il loro abbandono nell’ambiente; 3) promuovere gli investimenti e l’innovazione nella catena del valore della plastica; 4) sfruttare le azioni globali.
Per avere un quadro preciso delle politiche che porteranno ad una maggiore azione di recupero consigliamo di visitare le pagine del Parlamento Europeo dedicate dove potete trovare tutte le informazioni più aggiornate.
https://www.europarl.europa.eu/topics/it/topic/circular-economy